giovedì 2 maggio 2013


INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA

PROGETTO COMENIUS 

Per il secondo biennio consecutivo il nostro Istituto è coinvolto, assieme ad altre scuole europee, in un partenariato scolastico. Dopo Germania, Scozia, Grecia, Lettonia, ora è il turno di Irlanda e Olanda.
Ecco come l’”ufficio stampa” del gruppo ha commentato l’inizio dei lavori:

COMENIUS 2012-2014: Ready? Go!

Here we are again! The Comenius project has started for the second time! As soon as we have known we had been chosen as members of the project we started to meet. The first meeting was on the 21st November 2012.
About 30 students have been selected to introduce the Camonica Valley abroad. 
First we have been divided into four different groups: two will visit Ireland and two Holland. We are getting ready to explain different topics. 
During this period we will work hard and together. We're talking about our territory: food, science, history and art.
We have already met our Irish and Dutch partners online by means of Skype: we laughed together a lot! The foreign students introduced themselves and their schools and we did the same.
Now all of us can't wait to visit the partner countries, to meet new people and to learn about different cultures and different life styles. 
Keep in touch if you want to know everything about this great experience! 

Quest’esperienza sta offrendo agli studenti ed agli insegnanti che hanno aderito al progetto l’opportunità di vivere in prima persona la dimensione europea.
Quale occasione migliore per accrescere la motivazione al confronto transnazionale e invogliare all’apprendimento delle lingue straniere?!
Lo scorso febbraio il Dirigente Scolastico, Prof. Martini, ha accompagnato una delegazione di studenti (Tiziano Filippini, Chiara Forloni, Davide Aleman Daza, Laura Mastaglia, Luca Schiavi e Federica Zattini) ed insegnanti (proff. Gheza e Baffelli) a Hoorn, in Olanda.



Basta leggere quanto scrive Tiziano Filippini (III Cl), al rientro in Italia, per capire la valenza emotiva e culturale di esperienze come questa:
Quando mi sono iscritto al progetto Comenius, non sapevo cosa aspettarmi. In realtà qualcosa mi aspettavo: avevo già fatto viaggi all’estero, ultimo lo stage linguistico in Inghilterra con la mia classe, sapevo le modalità del progetto, sapevo dove stavo per andare e che cosa, più o meno, avremmo dovuto fare, ma in realtà non avevo ancora compreso il vero significato di questa esperienza. Non l’ho compreso fino a quando, tornando a casa, mi sono ritrovato ad avere nostalgia di quei nemmeno sette giorni passati in fretta, certo, ma che difficilmente dimenticherò con la stessa velocità, e che anzi, forse non scorderò mai. È vero che, presi dal ricordo, si arriva facilmente a dire “per sempre”, ma probabilmente questa volta non sto esagerando. Sono queste le esperienze che, sperando possano essere ripetute, ti rimangono dentro a lungo, ti cambiano in qualche modo. Non so di preciso cosa sia cambiato, o cosa mi abbia cambiato, ma sono tornato diverso da come ero prima, forse solo un po’ più maturo, o forse meno, fa lo stesso.
Allo stesso modo mi è impossibile dire, quando mi viene chiesto, quale sia stata la cosa più bella. Certo, visitare Amsterdam è stato interessante (eccetto il tour dei canali, rivoglio mezz’ora di vita indietro!), cucinare in modo sbagliato i piatti italiani ancora più divertente , vedere la scuola, assistere alla partita dell'Italia all’Amsterdam Arena, andare in giro in bici, tutte queste cose mi sono piaciute un sacco, ma non riuscirei a dire cosa mi abbia lasciato il più bel ricordo. E forse è giusto così, perché rispondere a quella domanda significherebbe non aver capito il vero senso del Comenius che, alla fine, io penso di aver capito, o almeno spero di aver capito.
–Piacere di averti conosciuto!
È questo il senso del Comenius: conoscere posti diversi da quelli che vediamo ogni giorno, sperimentare abitudini diverse, incontrare persone che ci accorgiamo essere uguali a noi, nonostante i chilometri che ci separano, insomma, vivere esperienze che troppe volte abbiamo paura di fare.
Questo per me è l’obiettivo, forse scontato, del progetto e se anche in realtà non fosse quello, non me ne importa nulla, a me il Comenius ha dato tutto questo e forse molto di più.



Ecco qual è lo spirito con cui affrontiamo la nuova avventura.
Dal 5 al 10 maggio la vice preside, Prof.ssa Pelamatti,  guiderà la rappresentanza del nostro Istituto, composta da due insegnanti (Proff. Moglia e Savoldi) e sei studentesse (Agnese Fenaroli, Mirella Maj, Sonia Mariotti, Lara Moreschi, Alessandra Noacco e Lucrezia Pedersoli), alla volta di Lisdoonvarna (Co Clare), Irlanda.
Come sempre, l’incontro tra partner Comenius prevede un nutrito programma di visite, lavoro e scambio di esperienze, organizzati dalla scuola ospite. Le docenti saranno impegnati in tavole rotonde e in momenti di confronto con i colleghi stranieri, mentre le studentesse avranno l’opportunità di vivere a stretto contatto con i coetanei europei, ospitate da famiglie locali, in una vera e propria full immersion nella lingua e nella cultura del posto.
Il prossimo meeting, previsto per fine settembre 2013, si terrà in Italia e sarà il nostro Istituto  ad avere l’onore e l’onere di fare da padrone di casa ; prepariamoci tutti a dare il benvenuto all’Europa!              



5 commenti:

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  3. Sono contento per le mie studentesse della 2 B ling. le quali si devono sorbire la lezione di scienze in doppia lingua : inglese e italiano.La presenza dell'ospite australiana Elisabetta mi esorta a confrontarmi in una lezione bilingue.Le studentesse sono sempre state brave e partecipative nonostante tutto il doppio lavoro. Sarei stato felice di condividire con loro questo momento di scambio culturale europeo dopo avere vissuto un'esperienza extracomunitaria in classe in lingua inglese
    Antonino La Manna

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  4. Mi spiace avere confuso il nome di Isabella Star in Elisabetta....ho già esordito in un mea culpa con l'interessata la quale mi ha concesso il perdono con un sorriso....Grazie Isabella!...Antonino La Manna

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  5. E' giusto elogiare i nostri studenti per i successi raccolti nelle olimpiadi della matematica ma è altrettante giusto elogiare il prof.Paolo Fiorini per avere stimolato i nostri ragazzi nel parteciparvi.

    Grazie ragazzi/e, grazie prof.Paolo Fiorini
    Antonino La Manna

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